venerdì 27 settembre 2024

"Quaderno proibito" di Alba de Céspedes | Recensione

foto via Instagram







Alba de Céspedes
Quaderno proibito

Mondadori
prezzo copertina: 13,50€

prefazione di Nadia Terranova
















Mi pare che io possa continuare ad andare avanti soltanto a patto di dimenticarmi. […] Sempre mi convinco che l’inquietudine si è impossessata di me dal giorno in cui ho comperato questo quaderno: in esso sembra nascosto uno spirito maligno, il diavolo. Tento perciò di trascurarlo, lasciarlo nella valigia o sull’armadio, ma non basta. E anzi, quanto più sono legata ai miei doveri, quanto più il mio tempo è limitato, tanto più il desiderio di scrivere diviene mordente.”



RECENSIONE


Valeria Cossati compra un quaderno e questa apparente semplice e innocua azione è solo il primo passo di qualcosa di molto più grande. Lei ha quarant’anni, è sposata, ha due figli grandi e svolge un lavoro di ufficio. Fin da subito sostiene che l’acquisto del quaderno sia una pessima idea, anche perché deve tenerlo nascosto da tutti e dal momento in cui non ha un angolo di riservatezza la situazione si complica. Tutti in casa hanno lo spazio per sé e conducono indisturbati le loro vite, mentre per Valeria questo lusso non le è concesso. Spesso rinuncia al sonno per poter scrivere sul quaderno rimanendo sempre vigile per non essere scoperta.


[…] non riesco mai a isolarmi e soltanto rinunziando al sonno trovo un po' di tempo per scrivere in questo quaderno. Se, quando sono in casa, interrompo ciò che sto facendo, o la sera, a letto, smetto di leggere e guardo nel vuoto, c’è sempre qualcuno che premurosamente mi domanda a che penso.”


Valeria mette nero su bianco la frustrazione della condizione della donna del dopoguerra, ma che per certi versi è purtroppo ancora attuale ai giorni nostri. Svolge il ruolo di moglie, madre e casalinga con non poca difficoltà e grazie alla scrittura riesce a far emergere questa frustrazione. Lei è anche una lavoratrice con non poche critiche e un’amante delle sensazioni forti che per paura del giudizio esterno si sente in dovere di reprimere, come il suo bisogno di riposare. Riesce a organizzare una vacanza, ma gli ostacoli la porteranno ancora una volta a non assecondare la sua volontà.


 “Avrei voluto disfarmi della mia persona, togliermela di dosso con rabbioso sollievo: era come se fossi stanca di portare un pesante travestimento.”


Alba de Céspedes fa parlare Valeria attraverso la scrittura di questo quaderno e mette nero su bianco tutto quello che non può esternare a voce. Una vita all’insegna dei ruoli imposti dalla società dove uomo e donna devono seguire delle strade ben precise. Valeria ha molti sogni, ma si trova sospesa da quella che è stata la sua educazione e quello che sente di desiderare.


Di fronte a queste pagine, ho paura: tutti i miei sentimenti, così sviscerati, marciscono, si fanno veleno, e ho la coscienza di diventare rea quanto più tento di essere giudice. Devo distruggere il quaderno, distruggere il diavolo che in esso si nasconde tra pagina e pagina, come tra le ore della vita. La sera, quando sediamo a tavola tutti insieme, sembriamo chiari e leali, senza insidie; ma io, ormai, so che nessuno di noi si mostra qual è veramente, ci nascondiamo, ci camuffiamo tutti, per pudore o per dispetto.”



All’inizio la storia fa un po' fatica a decollare, ma superare queste pagine lo sviluppo prende forma tra pensieri, paure e frustrazione per Valeria che vorrebbe volare libera, ma invece si ritrova sempre intrappolata nella rete sociale.

Un libro da scoprire pagina dopo pagina, all’insegna di molte riflessioni su quello che sono i ruoli di genere e le disparità annesse.


GIUDIZIO FINALE:

MOLTO BELLO



Per oggi è tutto.
Grazie per l'attenzione ♥ 
Alla prossima lettura ♥ 

La Cantina dei Libri
Federica




Questo è solo un umile pensiero puramente personale.
Ogni persona è libera di scegliere in piena libertà se leggere o meno il libro in questione, quindi anche essere in accordo o disaccordo con la recensione scritta, 
poiché si ha gusti e pensieri diversi.
I commenti sono ben graditi, purché sia vigile la buona educazione.


Grazie ♥ 

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