mercoledì 29 novembre 2023

"Donne che parlano" di Miriam Toews | Recensione

foto via Instagram






Donne che parlano
Miriam Toews


Traduzione di Maurizia Balmelli


Marcos Y Marcos

prezzo copertina 18,00€





RECENSIONE


In Bolivia tra il 2005 e il 2009 molte donne della colonia di Manitoba si svegliavano con vari dolori al corpo, intontite e sanguinanti. La comunità sosteneva essere Dio o Satana a castigarle per le loro colpe, oppure essere solo un’invenzione delle stesse donne. Solo più tardi si accerta che un gruppo di uomini (mariti, amici, parenti) le stupravano durante la notte dopo averle addormentate con un anestetico veterinario.

Nel 2011 i colpevoli vennero condannati e nel 2013 altri casi di violenza vennero denunciati.

Il libro dà voce alle donne che si trovano in una posizione di non poca vulnerabilità. Gli uomini torneranno in libertà e il popolo femminile si divide: c’è chi vuole rimanere e non dire nulla, c’è chi vuole rimanere e combattere e c’è chi vuole andarsene.

Hanno quarantotto ore per trovare una soluzione e valutare tutti i pro e i contro di ogni opzione.

August Epp è stato chiamato per redigere i verbali delle riunioni svolte in segreto in una stalla. Le donne non sanno scrivere, quindi, questo è il suo compito, nonostante anche lui sia un personaggio che occupa il suo spazio durante lo sviluppo.

Le donne coinvolte e vittime delle violenze discutono confrontandosi. Non è facile decidere. Se restano, come possono proseguire la loro vita nel silenzio? E se decidono di combattere, quali mezzi possono usare? E se scelgono di andarsene come possono orientarsi non avendo neppure una mappa per sapersi orientare? E i loro figli?

Alla fine una decisione definitiva la prendono, ma a lettura finita qualcosa rimane in sospeso.



È indubbiamente importante concentrarsi sul fatto che sono le donne a decidere come rincorrere la loro libertà e solo loro hanno voce in capitolo – che poi la decisione sia più o meno condivisa da chi legge è un’altra storia -, dando spazio anche ad alcuni scontri generazionali e di mentalità, ma quali sono le conseguenze di questa scelta? Cosa succede dopo?

Lo stile narrativo è quello di un verbale, dove August scrive i dialoghi diretti liberi premurandosi di specificare chi ha detto cosa. In alcune parti vigila la confusione, proprio per far capire a pieno l’atmosfera. Spesso lo stesso uomo si intromette con i suoi pensieri e la sua storia ed è strano leggere che chiede il permesso ogni volta che vorrebbe dire qualcosa. Interessanti sono anche le argomentazioni religiose e culturali del posto, il tutto per dare un quadro completo sulla difficoltà che vigila attorno alla decisione finale.

Il non sapere cosa succede dopo la decisione, però, fa storcere il naso, come se la storia si fosse troncata proprio nel bel mezzo della narrazione. Ottimo che siano state le donne stesse a decidere come agire, il loro coraggio è ammirevole (anche per aver denunciato), ma la curiosità del dopo rimane alta per come è strutturato il libro. Inoltre, la freddezza della narrazione e le digressioni del verbalizzante non aiutano a mantenere alta l'attenzione. 


Donne che parlano è una lettura che contiene ottimi punti di riflessione riportando alla luce una tragica pagina della storia di violenza purtroppo ancora attuale e spinge chi legge a voler saperne di più.

Si evince la voglia di emancipazione delle donne del loro diritto di scegliere, non sminuisce la raccapricciante storia di cronaca (è terribile!), ma purtroppo il libro in sé lascia chi legge proprio sul momento più alto della vicenda.



VOTO FINALE

2 e mezzo/5

⭐⭐ e mezzo

DISCRETO





Per oggi è tutto.
Grazie per l'attenzione ♥ 
Alla prossima lettura ♥ 

La Cantina dei Libri
Federica




Questo è solo un umile pensiero puramente personale.
Ogni persona è libera di scegliere in piena libertà se leggere o meno il libro in questione, quindi anche essere in accordo o disaccordo con la recensione scritta, 
poiché si ha gusti e pensieri diversi.
I commenti sono ben graditi, purché sia vigile la buona educazione.


Grazie ♥ 


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