Febbraio 1933
L’inverno della letteratura
Uwe Wittstock
Marsilio
prezzo copertina: 19,00€
Traduzione dal tedesco di Isabella Amico di Meane e Giovanna Targia
“Quanto siano preziosi la democrazia e il diritto diventa evidente appena iniziano a scomparire.”
RECENSIONE
Un
testo di critica letteraria che mette in luce la velocità con cui il
mondo dell'arte e della letteratura sia stato ostacolato e bannato
per dare spazio alle ideologie del partito nazista in
Germania.
Facciamo presto noi posteri a sentenziare che fosse
palese la gravità della situazione, ma quando vivi in prima persona
un evento storico di scontato non c'è nulla, anche perché è la
prerogativa dell'essere umano a non prendere in considerazione la via
più catastrofica.
Nei mesi di febbraio e marzo del 1933 alcune persone intellettuali hanno scelto di rimanere per documentare l'evolversi della situazione a livello politico, sociale e artistico. Molte altre sono scappate sentendosi alla stregua, non senza ostacoli. Altre ancora, invece, sono state prese dalla polizia e subito gli orrori del regime. C'è chi aveva intuito la gravità della situazione, altri si rifiutavano di pensare al peggio e altri ancora sono stati prima titubanti e poi increduli davanti all'evidenza. In ogni caso non è da biasimare la loro reazione.
Il
libro si destreggia con maestria in vari episodi e intrecci di una
quotidianità messa in discussione dove censurare la democrazia ed
esaltare la dittatura divenne l'unico credo, il cui motore di azione
fosse la violenza e la repressione fisica e mentale.
Diamo
troppo per scontata la libertà di espressione e opinione, il diritto
umano e la democrazia tanto da non riconoscerle nemmeno nelle azioni
più semplici e può bastare davvero poco a mandare in frantumi le
conquiste ottenute; ecco perché purtroppo non si può dare nulla per
scontato.
Lo stile di scrittura è molto semplice e gli
episodi narrati anche se un po' romanzati trasmettono in ogni caso la
drammaticità e la difficoltà del caso, offrendo molto punti su cui
riflettere anche per il nostro presente.
In alcune parti la
narrazione risulta un po' ripetitiva e rallentata, ma questo non
toglie essere un saggio che vale la pena di recuperare - tra l'altro
si possono conoscere molti nomi di illustri da ri-scoprire.
MOLTO INTERESSANTE
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