lunedì 22 luglio 2019

"La ragazza del convenience store" di Murata Sayaka | Recensione



La ragazza del convenience store

di Murata Sayaka








Edizioni e/o
168 pagine
15,00 € - prezzo copertina 






"Gli altri non si fanno scrupoli e perdono ogni freno davanti a tutto ciò che esce fuori dall'ordinario, pretendono delle spiegazioni e sono convinti di avere diritto di sapere su tutto".





♦ RECENSIONE 

Furukura Keiko è una donna single di 36 anni. Lavora in un konbini aperto 24 ore su 24, giorni di festa compresi. La sua vita è sempre stata un pò diversa dalle altre fin dall'infanzia per via dei suoi comportamenti più vivaci e quasi ribelli fino ad arrivare ad un mutismo quasi imposto da sé stessa per cerare di adattarsi al mondo esterno. Ha pochissimi amici e vede la sua famiglia di rado.
Di solito nei konbini si lavora per qualche anno dopo la scuola o come impiego temporaneo dopo sposati. Keiko invece, ci lavora da ben diciotto anni. Diciotto anni passati unicamente al servizio di questo mestiere; tutto ruota attorno al suo amato konbini.
Un giorno viene assunto un uomo di 37 anni, Shiraha, ancora fermo alla mentalità della preistoria. Viene quasi subito licenziato per il suo poco impegno, ma le strade di queste due persone si incroceranno ancora.

La trama sembra davvero interessante, quasi fosse l'inizio di una storia d'amore. Invece qui non succede niente. 
L'unico sentimento è l'apatia della protagonista. Passiva, poco socievole e devota solo al suo lavoro trascorre le sue giornate tra konbini e la sua abitazione mal ridotta.
Shiraha è un uomo che di umano non ha proprio nulla. Arrogante, folle, si contraddice dopo una frase, ma quello che sostene di pensare non ha un minimo senso.
I due protagonisti sono avversi con questa società che li vuole in un determinato contesto lavorativo, sociale, culturale, ma le loro argomentazioni fanno acqua da tutte le parti. Sono assurdi, non hanno senso - e pure indecenti.

Questo libro purtroppo non ha uno sviluppo degno di nota. Tutto rimane piatto, statico e quello che vorrebbe essere un messaggio anticonformista passa quasi inosservato dallo stile troppo semplice e superficiale.

Il messaggio che vorrebbe tramandare la lettura di questo libro è che ognuno è libero di fare il lavoro che piace e fregarsene della società e dei giudici standard, ma il tutto è stato poco sviluppato e quel poco è strutturato male. Sembra quasi una bozza. 


Questa è stata una lettura molto deludente.
La protagonista femminile non ha carattere - se non un minimo spiraglio verso la fine - ma per tutto il romanzo si limita a svolgere il suo lavoro, rispondere come gli altri vorrebbero e rimanere passiva anche davanti agli insulti maleducati da parte di Shiraka, un uomo solo per aspetto. La ciliegina sulla torta dell'assurdità è che i due ad un certo punto stringono un comune accordo, pensando sia la soluzione migliore per risolvere i loro problemi.
Keiko si esclude come donna individuo del mondo, definendosi solo ed unicamente una commessa del suo amato konbini. Potrebbe essere meritevole la volontà che riserva per il suo lavoro, ma così non dà spazio a sé stessa e si autoesclude.
Mi dispiace, ma questo romanzo è stata una delusione.


VOTO FINALE

2/5

⭐⭐

NON MI È PIACIUTO 




Per oggi è tutto.
Alla prossima.
Saluti ♥ 

La Cantina dei Libri
Federica



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Questo è solo un umile pensiero puramente personale, non necessariamente condiviso.


A prescindere dal voto finale consiglio sempre la lettura di tutti i libri, perché ogni persona ha gusti e pensieri diversi.


I commenti sono ben graditi, purché sia vigile la buona educazione.


Grazie ♥ 

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