mercoledì 8 maggio 2024

"Un uomo che dorme" di Georges Perec | Recensione

foto via Instagram








Georges Perec
Un uomo che dorme


Quodlibet
prezzo copertina: 14,00€


Postfazione di Gianni Celati
Traduzione di Jean Talon













“All’inizio è solamente una specie di spossatezza, di fatica, come se d’un tratto ti rendessi conto che da parecchio tempo, da varie ore, sei in balia d’un malessere insidioso che t’intorpidisce, un dolore che s’accenna appena e tuttavia è insopportabile, con la sensazione dolciastra e opprimente di essere privo di muscoli e ossa, di essere come un sacco di gesso in mezzo a sacchi di gesso.”


Ci sono persone che affrontano la vita a testa alta e con pronta determinazione anche davanti a degli ostacoli. Altre, invece, vengono investite dalla pesantezza e dall’inerzia anche senza un apparente motivo.


Georges Perec volge lo sguardo verso uno studente che una mattina decide di non presentarsi in aula per svolgere l’esame, ma lascia la sveglia suonare, si gira dall’altra parte e ritorna a dormire. Non c’è stata premeditazione, è successo e basta e da quel giorno si lascia trascinare dalla sua banale quotidianità, tagliando le interazioni con il mondo esterno – fatto qualche eccezione, agendo come un uomo che dorme, fino a quando qualcosa si incrina.


Il senso della frustrazione, dell’inerzia e della vaghezza si evincono in ogni pagina ed è interessante la scelta stilistica della seconda persona singolare.

Il protagonista desidera non sentire più nulla, essere completamente passivo, ma allo stesso tempo non vuole nemmeno scomparire del tutto dal mondo. Questo senso di confusione molte persone l’hanno vissuta o addirittura la stanno vivendo in questo momento, e se per molte altre piangere o fermarsi potrebbero risultare una perdita di tempo, per altre è l’unico modo per cercare un po' di ordine. Il tempo corre, non dà tregua e spesso la mente e il corpo non ti avvisano nemmeno dell’imminente punto di rottura, così si arriva direttamente allo spegnimento di entrambi.


“Non hai voglia di vedere nessuno, né di parlare, né di pensare, né di uscire, né di muoverti.”


Un uomo che dorme è una sorta di diario di appunti che mette luce un tema purtroppo sempre attuale, ovvero il contrasto tra le imposizioni esterne che ci obbligano a fare sempre di più, contro la voglia di potersi fermare un attimo. La società ci vuole sempre sull’attenti, produttivi, mai stanchi, sempre efficaci a percorrere la retta via, sempre decisi senza darci a volte il tempo di respirare, senza tenere conto che alcuni ritmi non sono consoni all’essere umano.

È una storia molto toccante su un giovane uomo che pensa che scegliere l’apatia possa essere la soluzione al suo malessere di frustrazione e confusione.


“Qualcosa si stava rompendo, qualcosa s’è rotto. Non ti senti più – come dire? - sorretto: qualcosa che ti sembrava, e ti sembra, t’avesse finora confortato, scaldato il cuore, restituito il sentimento della tua esistenza, quasi della tua stessa importanza, dandoti l’impressione di aderire al mondo e di esservi come immerso, comincia ora a venire meno.”


Si può ricorrere quindi, al sonno (fisico e/o mentale) per risolvere i problemi della vita? Ci possiamo davvero fermare e lasciare che tutto il resto ci scorra di dosso?

Il libro è curioso e interessante da leggere. In alcuni punti ci sono frasi ripetute e il finale aperto a libera interpretazione arriva un po' frettolosamente, ma è in linea con il genere di lettura il cui scopo è quello di far riflettere sui ritmi della società esterna e quello che davvero una persona vorrebbe fare. Ci sono persone che riescono a tenere il passo con tutti i cambiamenti, altre invece preferiscono altre strade, ma non è da biasimare nessuna delle due strade. Mai ci dobbiamo confrontare tra noi, perché abbiamo i nostri punti di forza, i nostri punti di debolezza e affrontiamo un problema in modo differente.

La vita è costernata da picchi di felicità e profonde tristezze e per quanto possa essere frustrante questo gioco di altezze, la soluzione migliore è quella, in qualunque modo, di vivere ogni istante come più sentiamo essere il modo giusto per noi.

È normale avere un momento di stallo, sentire la confusione che ti attanaglia, avere il desiderio di eclissarsi al mondo, ma è anche vero che prima o poi tutto questo ha una fine.



GIUDIZIO FINALE:

MOLTO INTERESSANTE



Per oggi è tutto.
Grazie per l'attenzione ♥ 
Alla prossima lettura ♥ 

La Cantina dei Libri
Federica




Questo è solo un umile pensiero puramente personale.
Ogni persona è libera di scegliere in piena libertà se leggere o meno il libro in questione, quindi anche essere in accordo o disaccordo con la recensione scritta, 
poiché si ha gusti e pensieri diversi.
I commenti sono ben graditi, purché sia vigile la buona educazione.


Grazie ♥ 

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