giovedì 27 febbraio 2020

"La geisha e il suonatore di banjo" di Jèrôme Hallier | Recensione



titolo: La geisha e il suonatore di banjo
autore: Jèrôme Hallier

Giunti Editore
prezzo copertina: 15,00€



 ♦♦♦♦♦
“[…] i frammenti di libertà offerti dalla musica erano talmente preziosi che in quell'arte aveva risposto tutta se stessa.”
♦♦♦♦♦



TRAMA
Kyoto, 1900. In una delle più eleganti case da tè della città, vive O-miya, una giovane geisha che sogna di evadere dai confini ristretti del suo mondo. Un mondo dove fin da bambina le è stato insegnato come muoversi, parlare, vestirsi, in cui non c'è spazio per i propri desideri e nemmeno per l'amore, visto che è la sua padrona a scegliere per lei amanti e protettori. Ma un giorno un vecchio liutaio dona alla ragazza un misterioso shamisen, che ha il potere di commuovere chiunque lo ascolti. Così la fama di O-miya arriva fino all'imperatore, che le chiede di unirsi alla delegazione giapponese in partenza per l'Esposizione Universale di Parigi. Il gruppo di geishe risveglia la curiosità degli europei, che fanno la fila per vederle, ma è impossibile sfuggire alla rigida sorveglianza del capitano Yoshikawa, che le accompagna ovunque ed è segretamente innamorato della bella musicista. Finché l'inaspettato crollo di un'installazione non crea il panico tra la folla, e O-miya si ritrova fra le braccia di Tommy, un affascinante suonatore di banjo venuto dall'America... Due mondi lontanissimi, l'antico Oriente e il moderno Occidente, si incontrano a Parigi attraverso i destini di O-miya e Tommy. E forse, per qualche istante magico, la musica e l'amore riusciranno ad annullare la distanza che li separa.

RECENSIONE
È tanto difficile parlare di un libro che non ci è piaciuto, perché si vorrebbe sempre cercare qualcosa di positivo di cui parlare, ma a volte non basta.
La trama fornita dalla copertina racchiude tutto quello che si deve sapere, quindi mi limiterò a esporre qualche pensiero personale.

La geisha e il suonatore di banjo si presenta come un romanzo dall'atmosfera quasi da favola, romantico, poetico e misterioso. Tutte carte molto interessanti da giocare ma messe al tavolo pressoché alla rinfusa.
In questo romanzo si intrecciano le vite di molti personaggi e ci vuole qualche esercizio di elasticità mentale per prendere confidenza con i vari sviluppi.
Si conosce O-miya, una geisha di Kyoto desiderosa di viaggiare e scoprire il mondo esterno; Tommy, un americano lavoratore di giorno, suonatore di banjo di notte assieme alla sua compagnia di amici e innamorato sempre di una giovane ragazza; il capitano Yoshikawa che incontra la giovane geisha e ne rimane affascinato; il dottor Léon Azoulay il cui obbiettivo è quello di catturare suoni e rumori con un particolare strumento. Tutte queste voci – e qualche altra sparsa – si alternano per raccontare quello che succede prima e nel momento in cui queste vite si intrecciano tra loro durante l'Esposizione Universale a Parigi nel 1900, dove diverse culture si uniscono pur mantenendo la loro unicità.

Il narratore è esterno per tutta la durata del romanzo, ad eccezione del capitolo finale che è in prima persona.
Il punto forte del libro è avere uno stile molto semplice, lineare ed è carina l'idea di dividere in paragrafi ogni punto di vista, rendendo così la lettura fluida. Nonostante questo, però, il punto debole sta nello sviluppo. Spesso si concentra in avvenimenti con poca rilevanza, si prolungano avvenimenti che avrebbero avuto più efficacia se raccontati in modo più breve e ho avuto la sensazione che per una buona metà del racconto non succedesse nulla di così tanto eclatante. Si rimane in superficie anche se a tratti vorrebbe andare più in profondità, ma manca quel qualcosa che faccia scattare la scintilla dell'emozione profonda.
La personificazione dei personaggi non è poi così approfondita, rimane sempre su quel punto in cui ti poni un sacco di domande ma rimangono senza risposta.
Ci sono due personaggi – due rispettivi amici di Tommy e O-miya – che svolgono un ruolo di personaggi secondari, ma sembrano quasi delle comparse e il mistero si alza su di loro.
Il finale non è quello che ci si aspetta – mi ha sorpresa – ma è frettoloso e lascia un po' di amaro in bocca.

Per quanto possa sembrare fredda, mi dispiace davvero tanto dare un giudizio negativo. A me La geisha e il suonatore di banjo non è piaciuto. Lo sviluppo manca di un corpo consistente, succedono cose ma ha poca profondità, si trascinano a lungo situazioni effimere e alla fine la delusione di non aver percepito le sensazioni di poesia e amore è stata tanta.


VOTO FINALE
2 e mezzo / 5
⭐⭐ e mezzo
NON MI È PIACIUTO


Davvero un peccato, perchè la copertina è stupenda.

Voi lo avete letto? Cosa ne pensate?


Per oggi è tutto.
Grazie per l'attenzione ♥ 
Alla prossima.
Saluti ♥ 

La Cantina dei Libri
Federica




Questo è solo un umile pensiero puramente personale, non necessariamente condiviso.
A prescindere dal voto finale consiglio sempre la lettura di tutti i libri, perché ogni persona ha gusti e pensieri diversi.
I commenti sono ben graditi, purché sia vigile la buona educazione.


Grazie ♥ 

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