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Isola
Siri Ranva Hjelm Jacobsen
Iperborea Edizioni
Prezzo copertina: 17,00€
“Le isole più piccole possono nascere in una notte e sparire in una notte. Laggiù, sotto il mare, tutte le terre emerse s’incontrano.”
Questo romanzo viene presentato come un viaggio di una giovane danese alla scoperta delle origini familiari nelle Isole Faroe. Omma Marita e abbi Fritz ci sono nati e cresciuti, ma in tempo di guerra sono emigrati in Danimarca per una vita migliore. La nipote sente un senso strano di nostalgia verso queste isole dopo la morte della nonna; così durante il viaggio di ritorno rievoca ricordi e aneddoti del passato.
Ecco, io così ho percepito Isola: una raccolta di pensieri, fatti e tradizioni familiari narrate con lentezza.
Molto poetiche e suggestive sono le descrizioni dei paesaggi tanto che sembra di essere catapultati in questi luoghi nordici, ma lo sviluppo di tutta la vicenda in generale risulta un po' confusionario.
Ci sono due linee temporali: il presente raccontate in prima persona dalla giovane nipote danese che rimarrà sempre anonima, e il passato narrato invece in terza persona focalizzandosi su Marita.
Si parla di sentimenti contrastanti, emigrazione, difficoltà di integrarsi, segreti taciuti, sogni realizzati e non, eppure a livello emotivo ho sentito solo un lieve tepore, nonostante sia in genelare una storia discreta.
Si legge abbastanza velocemente, perché lo stile di scrittura è molto semplice, ma probabilmente avevo aspettative diverse.
So che la scrittrice ha pubblicato un altro libro e sicuramente in futuro lo leggerò, perché desidero darle un’altra possibilità – magari sarà più convincente.
VOTO FINALE
⭐⭐ e mezzo
2 ½/5
Grazie per l'attenzione ♥
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