mercoledì 1 giugno 2022

"Lolly Willowes - o l'amoroso cacciatore" di Sylvia Townsend Warner | Recensione

foto via Instagram


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Lolly Willowes

o l’amoroso cacciatore


Sylvia Townsend Warner


Adelphi edizioni

prezzo copertina: l’edizione in foto ha il prezzo copertina in lire di 20.000 e attualmente non è più disponibile. In commercio esiste nel formato nella collana Gli Adelphi a 11,00€


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Laura Willowes è molto legata al padre e quando muore, il fratello maggiore Henry la accoglie nella sua casa londinese. La moglie Caroline e le figlie la adorano e iniziano a chiamarla in modo tenero “zia Lolly”. È affettuosa, pacata, calma, umile ed è di buona compagnia.

Con il passare degli anni, però, Lolly non si sente più molto a suo agio. Fa parte della famiglia ma allo stesso tempo sembra essere un elemento in più, così all’improvviso chiede al fratello di trasferirsi nella dimora a Great Map. La proposta provoca non poco trambusto: una donna di quarantasette anni che vuole andare a vivere da sola in un luogo sperduto nei boschi? Inconcepibile; eppure il fratello le concede questo desiderio e così Lolly assieme a una domestica si prepara per una nuova fase della vita. Tutti gli altri tentano ogni modo di farle cambiare idea, ma Lolly è determinata più che mai e niente le fa rimpiangere la sua decisione.

Lolly è interessata alla botanica, l’apprendimento delle piante le viene in modo naturale, percorre lunghi chilometri camminando nella natura incontaminata, fino a quando una notte si trova nel bel mezzo di un Sabba e capisce di essere una strega. Qui incontra anche volti conosciuti e avrà un lungo dialogo con il Demonio.



Non si diventa streghe per fare del male a questo e quello, e nemmeno per fargli del bene come dame di carità a cavallo di una scopa. È proprio per sfuggire a tutto questo...per avere una vita propria e non un’esistenza elemosinata dagli altri […].”



Lolly è stanca di vivere sotto lo stesso tetto della famiglia del fratello che per quanto il sentimento amorevole sia reciproco, lei non si sente più parte integrante del gruppo. Vuole allontanarsi dal solito ambiente di città statico e conformista, desiderando una vita libera, solitaria, diversa e in balia dei suoi pensieri. Non aspira al matrimonio ben che meno a diventare madre e per il tempo questa condizione metteva la donna sotto una cattiva luce.

La protagonista appare mite e obbediente, ma dentro di sé ha una natura indomabile pronta per essere liberata. Inoltre, è convinta che tutte le donne abbiano questo desiderio di evadere, eppure solo poche hanno il coraggio di mettersi alla prova. Lolly lo fa e in gran stile.

Si oppone a ogni conformismo e trova nella natura una bellezza pacificatrice. Per anni si limita a obbedire, fino a quando capisce di non poter andare più avanti così. Il suo essere strega altro non è che la voglia di avventura, la voglia di esplorare il mondo con i propri occhi e il lungo dialogo che sostiene alla fine con il Demonio – o l’amoroso cacciatore - è un dialogo significativo, perché sta parlando con sé stessa, con la sua vera natura che non vuole più nascondere, bensì abbracciare a tutto tondo.



Il romanzo mette in chiave romanzesca quella che era la condizione della donna nei primi del Novecento. Doveva essere devota al matrimonio, alla famiglia e alla casa con tanto di rigide regole di comportamento da rispettare e nel momento in cui qualcuna non voleva sottostare a tutto questo, veniva esclusa perché non conforme alla norma (se non addirittura catturata e messa al rogo come durante la caccia alle streghe).


Ogni società crea modelli da seguire e sembra non accettare quello che va oltre a tutto questo, inventando qualsiasi scusa pur di attaccare e smorzare chi non segue la maggioranza, forse per paura o gelosia perché loro non ci sono riusciti prima. La società vorrebbe creare un unico blocco uguale di persone che addirittura pensino allo stesso modo. Molte persone obbediscono senza esitazione, altre rimangono nel gruppo per farsi accettare, altre invece vorrebbero svincolarsi ma non trovano il coraggio, altre ancora il coraggio lo trovano, ma la vita sarà messa a dura prova dalla maggioranza che resa come un gruppo di pedine stampate in serie non faranno altro che seguire le regole e bloccare tutto quello che è contro.


Lo stile di scrittura è elegante e dettagliato, il ritmo di lettura prosegue lento soprattutto nella prima parte. Anche il paesaggio svolge un ruolo importante: quello che per gli altri può essere solo una distesa di alberi, agli occhi di Lolly è vita, è libertà e il demonio che si manifesta è la sua vera natura. Riesce a ragionare libera dalle consuetudini e va oltre, oltre a quello che gli altri non riescono vedere chiusi nel loro mondo abitudinario, infelice e conformista.



Ma le donne lo sanno essere dinamite, e non vedono l’ora che si verifichi l’esplosione che renderà loro giustizia. Ad alcune può capitare la religione, e così sono a posto, immagino. Alle altre però – e sono tante – cos’altro resta se non la stregoneria? Quella sì sembra loro una soluzione vera. Anche se gli altri continuano a considerarle quelle di sempre e vanno avanti a usarle per attizzare il fuoco, le donne sanno in cuor loro quanto sono pericolose, inestimabili, straordinarie.”



La scrittrice ci regala una protagonista anticonformista che ci insegna a non rimanere ciechi davanti alla nostra natura e quando ci chiama non bisogna fare altro che assecondarla, anche andando contro tutto.



VOTO FINALE
4/5
⭐⭐⭐⭐
BELLO


Per oggi è tutto.
Grazie per l'attenzione ♥ 
Alla prossima.
Saluti e buona lettura ♥ 

La Cantina dei Libri
Federica




Questo è solo un umile pensiero puramente personale, non necessariamente condiviso.
A prescindere dal voto finale consiglio sempre la lettura di tutti i libri, perché ogni persona ha gusti e pensieri diversi.
I commenti sono ben graditi, purché sia vigile la buona educazione.


Grazie ♥ 

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