mercoledì 26 luglio 2023

"La vera storia del pirata Long John Silver" di Björn Larsson | Recensione

foto via Instagram




La vera storia del pirata Long John Silver

Björn Larsson



Iperborea


prezzo copertina: 18,50€


Traduzione di Katia De Marco

Postfazione di Roberto Mussapi











"Posso dire di aver vissuto, questo è poco ma sicuro, com'è vero che mi chiamo John Silver, detto Long, detto Barbecue, anche se non è durato fino alla fine, e forse non c'è poi tanto di cui vantarsi. D'altra parte, ho fatto quel che ho potuto per sopravvivere a me stesso."



♦ RECENSIONE


È sempre difficile rendere giustizia a un libro che ha colpito in modo particolare e lo è ancora di più se all’inizio non ci avresti scommesso un soldo.

Ci provo.



Il personaggio di John Silver è presente nell’opera de L’Isola del Tesoro di Robert Louis Stevenson. È una figura misteriosa, si destreggia senza difficoltà nonostante abbia una gamba sola ed è capace di attirare l’attenzione con poche parole. Nell’opera - nonostante l’importanza delle sue azioni - rimane un po' al margine e alla fine quando sparisce nel nulla il pubblico rimane senza una spiegazione. Ed ecco che Björn Larsson sazia la voglia di conoscere questo personaggio tanto enigmatico quanto interessante.



Siamo nel 1742 e John Silver riconosce di aver vissuto a lungo. Tutti quelli che conosceva sono morti e dal suo nascondiglio in Madagascar sente l’esigenza di scrivere la sua storia.


John Silver abbandona la sua casa natale all’età di quindici anni. Non sa bene cosa vuole fare nella vita, ma durante il colloquio con un capitano in una taverna rimane affascinato dai suoi racconti della vita in mare e dentro di lui scatta qualcosa: ha trovato la sua strada.

Il suo primo capitano è il signor Wilkinson e gli rimane fedele per ben dieci anni. Durante questo tempo John impara bene com’è la vita in una nave e lo mette senz’altro a dura prova. Si lascia alle spalle l’ingenuità di ragazzino e forgia la sua maturità giorno dopo giorno. Questa con il capitano Wilkinson apre le porte a innumerevoli avventure, perché com’è vero che si chiama John Silver, ne ha vissute di vite quest’uomo.



L’autore fa narrare Silver in prima persona e il coinvolgimento è assicurato. Il ritmo è incalzante e il susseguirsi delle vicende tra passato e presente danno poco respiro a chi legge – qui la noia non è contemplata.

John Silver mette nero su bianco alcune scomode realtà, come le pessime condizioni dei marinai, il contrabbando, la pirateria, il commercio illecito, la tratta degli schiavi e lui stesso di tutto questo ne è sia artefice che vittima.

Il linguaggio è specifico per quanto riguarda la navigazione e crudo nelle varie dinamiche storiche che spesso dimentichiamo essere successe per davvero. Non ci sono sentimentalismi inutili, solo eventi descritti con chiarezza e spietatezza.


John Silver parte dal basso e con fatica e astuzia arriva ad essere il braccio destro del capitano di turno, posizione che lui però non ricoprirà mai, perché “avevo un cappio intorno al collo, ma le spalle le ho sempre avute libere” ripete spesso.

Il suo fascino è anche dovuto dal fatto che lui rimane fedele a sé stesso dall’inizio alla fine, nel bene e nel male. È astuto, impara in fretta, sbaglia, ma non si perde mai d’animo, nemmeno quando inizia ad essere ricercato in più posti.

Si ritrova sempre in situazioni difficili, eppure non si piange mai addosso e compiendo scelte più o meno discutibili riesce a cavarsela – con anche una buona dose di fortuna, bisogna riconoscerlo, riuscendo a raggirare più volte la minaccia della forca. 

Gli unici momenti in cui sente di avere le gambe molli è quando incontra due donne che gli faranno cadere per un po' la sua corazza dura per dare spazio a un minimo di sentimento, ma niente romanticismo smielato. Quello che lega Silver e le due donne che incontra durante il suo percorso (che non menziono solo perché gli incontri sono tutti da scoprire) è un legame difficile da incasellare, eppure esiste.

L’unica pecca del libro è che queste donne non hanno un loro approfondimento. Rimangono accennate, poco presenti, ci sono per un determinato scopo e sono loro ora a rimanere avvolte nel mistero. Eppure è una mancanza che si può comprendere, perché questa è la storia di Long John Silver, di quello che ha dovuto passare prima di ritrovarsi da solo e stabilito in un rifugio nascosto. Di un gentiluomo di ventura e nemico dell’umanità, che non si è mai perso d’animo, ha sempre trovato il modo di sfuggire alle difficoltà e ha aiutato in qualche modo altre persone. 

Ha solcato mari, ha commerciato illegalmente, ha obbedito ai capitani di turno, ha aiutato ed è stato tradito, si è unito ai pirati più spietati del tempo non senza incutere altrettanto timore e facendosi rispettare. A suo modo è sempre stato libero di scegliere e agire come pensava fosse giusto agire dall’inizio alla fine e sicuramente è stato protagonista del suo vissuto.



La vera storia del pirata Long John Silver è un romanzo di avventura rivolto ad un pubblico più adulto, dove si intrecciano ribellioni, combattimenti, vita, morte, miseria, vittorie, vendette e il tutto raccontato con fredda lucidità. Per esempio, l’episodio di apertura racconta di come John ricordi perfettamente la sensazione della lama che amputa la sua gamba lesa da una sua ben nota conoscenza e lo fa con una freddezza quasi invidiabile. Ogni ferita, ogni perdita non hanno fatto altro che renderlo ancora più perspicace e reattivo.

Un lungo viaggio fino ad arrivare anche a intrecciarsi con l’impresa con Jim Hawking ne L’Isola del Tesoro per il tanto agognato tesoro del pirata Flint, con cui lo stesso John ha trascorso gli anni migliori della sua vita che si conclude con un finale che lascia la sensazione di aver perso un amico per sempre.


Ce ne sarebbero di cose da dire su questo libro, ma non voglio rovinare l’esperienza.

È una lettura che tiene alta l’attenzione, si divora a suon di imprese, dove i contrasti non sono mai stati tanto in lotta tra loro. Un libro tutto da scoprire, che stimola l’interesse verso una vita avventurosa, senza cadere nel moralismo.


Lunga vita a John Silver!



VOTO FINALE

5/5

⭐⭐⭐⭐⭐

BELLISSIMO


P.S. Nonostante non sia di vitale importanza al fine della comprensione generale, personalmente consiglio la lettura de La vera storia del pirata Long John Silver dopo quella de L’Isola del Tesoro, perché si aggiungono dei dettagli in più.  



Per oggi è tutto.
Grazie per l'attenzione ♥ 
Alla prossima.
Saluti e buona lettura ♥ 

La Cantina dei Libri
Federica




Questo è solo un umile pensiero puramente personale, non necessariamente condiviso.
A prescindere dal voto finale consiglio sempre la lettura di tutti i libri, perché ogni persona ha gusti e pensieri diversi.
I commenti sono ben graditi, purché sia vigile la buona educazione.



Grazie ♥ 

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