Titolo:
LA
RAGAZZA DELLE FRAGOLE
Autore:
LISA STRØMME
GIUNTI
EDITORE
Pagine:
300
Prezzo
copertina: € 6,90
Formato
tascabile
Mi
capita spesso di girovagare tra le librerie e
di invaghirmi da un titolo o una
copertina di un libro “a
caso”. Personalmente chiamo
“acquisto alla cieca” quando di questo non ho letto nessuna
recensione e/o non ne ho mai sentito parlare. La
ragazza delle fragole
è finito a casa con me in questo modo.
♦
TRAMA
Norvegia,
1893. Nel pittoresco villaggio di Åsgårdstrand, che si affaccia sui
fiordi del Mare del Nord, a qualche chilometro da Oslo, molti artisti
trascorrono le vacanze estive. A pochi passi dal mare c’è anche la
piccola casa di Edvard
Munch,
il pittore “malato” che la comunità locale guarda con grande
sospetto.
Nonostante
il divieto di rivolgergli la parola e di contemplare le sue tele, la
piccola Johanne non resiste, e ogni volta che viene mandata a
raccogliere le fragole da vendere ai turisti, si intrattiene con il
giovane artista. È proprio la pittura e il mondo dell’arte ad
affascinarla e Munch
sembra
l’unico ad averlo intuito e a incoraggiarla in quella direzione.
L’estate
di libertà di Johanne finisce però quando sua madre la manda a
servizio da una delle famiglie più in vista del luogo, per tenere
compagnia a Tullik, una ragazza di qualche anno più grande di lei.
Ed è così che Johanne sarà testimone di un evento sconcertante:
tra Tullik e Munch
scoppia
una passione febbrile e pericolosa.
Un
sentimento tanto impetuoso quanto osteggiato che sconvolgerà la vita
delle due ragazze fino a mettere in pericolo le stesse opere del
pittore.
♦
PENSIERO
PERSONALE
Come
detto all'inizio, questo romanzo è saltato nelle mie mani senza
tante cerimonie. Sebbene l'arte non sia una materia di mia
competenza, ho voluto prenderlo lo stesso, speranzosa di aver fatto
una piacevole scoperta.
Lo
stile
è semplice
e la lettura
scorre veloce.
Alcune
descrizioni
le ho trovate dettagliate,
soprattutto quelle riguardante i quadri e
i paesaggi che - parere personale
– sembrano
scritte come fosse una poesia.
La
narrazione
è dal punto di vista interno
di Johanne, meglio conosciuta
come La ragazza delle fragole, titolo
associato al quadro in cui aveva posato
per l'artista
Heyerdahl. Di nascosto si
intrattiene con Edvard Munch, pittore che tutti considerano “malato”
e “portatore di disgrazie”. I due hanno in comune l'arte,
passione
che solo Munch riesce a capire di Johanne. L'armonia tra i due
cambia quando Johanne inizia a
lavorare come domestica alla casa di una delle famiglie più in vista
del paese ed entra in scena Tullik.
Johanne
è testimone dal legame pericoloso
che cresce tra la sua padrona e
Munch.
Questo
romanzo non mi ha completamente deluso, però
mi aspettavo qualcosina
in più. Avrei voluto più
dettagli su quello che provava la protagonista in determinati momenti
e sul rapporto tra Munch e Tullik.
Il
personaggio di Thomas viene messo quasi in disparte, scelta che mi ha
dispiaciuto parecchio.
Non
ci sono grandissimo colpi di scena, se non due episodi che rompono la
tranquillità della narrazione.
Interessante,
invece, la nota finale dell'autrice, dove spiega da cosa ha preso
spunto per scrivere,
cosa fosse realmente accaduto e non, e le
citazioni dell'opera La teoria
dei colori di Goethe a
inizio di ogni capitolo.
In
definitiva questo è un buon
libro, però non l'ho trovato “appassionante, suggestivo e pieno di
romanticismo” come riportato nella copertina. Di
per sé la trama è bella, ma pensavo
di trovare più profondità
all'intera vicenda - salvo alcune
vicende –.
È
una lettura leggera e
tranquilla, adatta alla
spiaggia o a momenti di relax.
Ciò
non toglie che abbia letto di buon grado
il romanzo, ma purtroppo, non mi
ha suscitato forti
emozioni come speravo.
Questo
è solo un umile pensiero personale, non necessariamente condiviso.
Saluti
♥
La
Cantina dei Libri
Nessun commento:
Posta un commento