martedì 13 aprile 2021

"Come fermare il tempo" di Matt Haig | Recensione

foto via Instagram



Come fermare il tempo

Matt Haig


edizioni e/o

prezzo copertina: €18,00



È solo che odiavo la mia disfunzione. Mi rendeva solo. Sto parlando di quella solitudine che ti ulula dentro come un vento del deserto. Non era soltanto la perdita di coloro che avevo conosciuto in passato, ma anche la perdita di me stesso. La perdita dell’uomo che ero quando vivevo con loro.”



TRAMA

Estienne Thomas Ambroise Christophe Hazard è nato il 3 marzo 1581, ha 436 anni, ma ne dimostra 40. È mortale, ma invecchia molto più lentamente rispetto alla norma.

Persone con questa disfunzione ce ne sono molte nel mondo e sono chiamate alba. Esiste una segreta Società degli Albatros guidata da Hendrich e chi ne fa parte deve rispettare delle regole.

Gli alba devono cambiare vita ogni otto anni, mantenere un profilo basso e non parlare mai della loro disfunzione per la loro sicurezza. Inoltre, mettere radici e innamorarsi è fuori discussione.


Nel presente Tom è un insegnante di storia a Londra, una delle città per lui fonte di ricordi dolci e amari.

Nel suo lungo percorso di vita ha conosciuto molti personaggi illustri, vissuto rivoluzioni e guerre, visto da vicino il progresso, ma ha conosciuto anche molto dolore. Ha perso la sua cara mamma, la sua amata Rose e la figlia Marion è dispersa chissà dove.

Il suo vissuto lo perseguita tanto da procurargli un forte e costante mal di testa e il fattore tempo è il suo nemico principale.

Tom è stanco, si sente intrappolato, ma Hendrich cerca di tenerlo a bada. È convinto che questa nuova vita gli possa essere di aiuto, ma se il passato è una grande maestro, il futuro è un’entità imprevedibile.


RECENSIONE

Lo stile di scrittura semplice e lineare è una caratteristica che rende i romanzi di Matt Haig piacevoli da leggere, riuscendo a coinvolgere la persona lettrice fin da subito.

Durante la lettura si percepisce perfettamente il peso emotivo e la frustrazione di Tom. È un uomo il cui dolore lo ingloba tanto da impedirgli di vivere, proprio lui che di tempo ne ha molto di più.

Il corpo del romanzo è ben strutturato con frammenti del passato e del presente ben incastrati tra loro, garantendo un crescente interesse verso la storia, scandita anche dai capitoli abbastanza brevi.


Unica nota negativa? Il finale.

Il finale tanto atteso viene velocizzato e sviluppato troppo in fretta, dissolvendo in un attimo tutta la struttura di attesa e interesse costruita per tutto il resto del romanzo.

Non voglio rivelare troppo, quindi mi limito a dire che personaggi come Hendrich, Camille e anche Marion, sul finale vengono come liquidati per la fretta di finire e avrebbero potuto essere approfonditi di più. Inoltre è un finale aperto, quindi rimane ancora quell’alone di mistero sulla faccenda.


Nel complesso è un romanzo che tiene compagnia, piacevole da leggere e che, con quel tocco di “fantascienza” ricorda una delle morali che spesso dimentichiamo: il tempo può essere limitato o illimitato, l’importante è essere in grado di vivere al meglio il presente, senza essere oscurati dal passato o tormentati dal futuro.



VOTO FINALE

3 e mezzo/5

⭐⭐⭐ e mezza

CARINO




Per oggi è tutto.
Grazie per l'attenzione ♥ 
Alla prossima.
Saluti e buona lettura ♥ 

La Cantina dei Libri
Federica




Questo è solo un umile pensiero puramente personale, non necessariamente condiviso.
A prescindere dal voto finale consiglio sempre la lettura di tutti i libri, perché ogni persona ha gusti e pensieri diversi.
I commenti sono ben graditi, purché sia vigile la buona educazione.



Grazie ♥ 



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