giovedì 2 marzo 2023

"Il filo del rasoio" di W. Somerset Maugham | Recensione

foto via Instagram
 



Il filo del rasoio

W. Somerset Maugham


Adelphi edizioni

Prezzo copertina: 13,00€


Traduzione di Franco Salvatorelli



RECENSIONE



Fin da subito la voce narrante dell’autore esplica che lascerà a mezz’aria chi legge, in quanto il libro è una sorta di raccolta di eventi e pensieri scaturiti dai pochi incontri con Larry Darrelle dei momenti di intervallo tra questi.

Larry è un giovane americano la cui esperienza della seconda guerra mondiale ha messo in crisi la sua esistenza. Egli è intelligente, legge molto, è innamorato e altruista, ma nel concreto non sa quale strada intraprendere. Ogni proposta di lavoro sembra farlo allontanare e ha più domande che risposte. Larry e l’autore si vedono nel corso degli anni a intervalli molto lunghi, eppure questi incontri hanno più forza e attrazione di qualunque altra cosa.


Larry desidera vivere il mondo nella sua completezza, nel suo Assoluto per capire il senso della vita ed è in netta contrapposizione con gli altri personaggi presentati che sono preoccupati per i soldi, la stabilità, gli affari e ad accaparrarsi legami a scopo economico. Lui è in dissidio spirituale, mentre tutto il resto sembra ben concentrato a raggiungere in qualsiasi modo l’obiettivo fissato.

Il giovane, però, è come animato da un’aura di pace esteriore, tant’è che lo stesso Maugham non si rende conto delle ore che passano con lui; sembreranno minuti in quanto dà l'impressione di entrare in un’altra dimensione.

Ed è interessante vedere come questi due mondi – quello materiale e spirituale, quello concreto e astratto – si scontrano nelle vite dei personaggi che vivono nel periodo storico in cui c’è chi riesce a emergere dopo gli orrori della guerra e chi, invece, rimane bloccato, mettendo in dubbio ogni pensiero.



Lo stile di scrittura è molto semplice, l’autore riesce a coinvolge chi legge anche nei salti temporali dei vari incontri che più lo hanno colpito.

È un racconto che tiene compagnia, riesce ad avvicinare i personaggi nelle loro vite e nei loro dubbi e anche nelle loro sciocchezze, concludendo con un finale aperto solo per certi versi. In un modo o nell’altro, i personaggi riescono ad ottenere quello che più desiderano – chi la stabilità, chi il matrimonio, chi gli affari proficui -, ma rimane indubbiamente la curiosità proprio per quanto riguarda Larry. Egli, infatti, non compare molte volte durante lo sviluppo, eppure, nella parte finale riesce a farsi ricordare, rivelandosi una delle presenze più assenti e più potenti del romanzo. Ora ha in chiaro cosa vuole fare a dispetto di tutti quelli che non gli credono, è convinto della sua idea, ma non si saprà il risultato finale.


Il suo personaggio mi ha ricordato per certi versi Siddhartha di Hermann Hesse, ma anche l’opera de Il grande Gatsby con il concetto dello sfarzo, del sogno americano e delle vite in bilico tra apparire ed essere. È uno di quei personaggi incompresi dal mondo, in quanto ha ambizioni totalmente opposte dalla maggior parte del gruppo da cui spesso viene escluso.


Nonostante tutto, personalmente non ho percepito Il filo del rasoio come un capolavoro assoluto. È una lettura piacevole che ti permette di far riflettere su molti aspetti della vita, della società e del mondo che ci circonda, ma con me non è scattata la scintilla.





VOTO FINALE

3/5

⭐⭐⭐

BUONO



Per oggi è tutto.
Grazie per l'attenzione ♥ 

Alla prossima.
Saluti e buona lettura ♥ 

La Cantina dei Libri
Federica




Questo è solo un umile pensiero puramente personale, non necessariamente condiviso.
A prescindere dal voto finale consiglio sempre la lettura di tutti i libri, perché ogni persona ha gusti e pensieri diversi.
I commenti sono ben graditi, purché sia vigile la buona educazione.


Grazie ♥





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