giovedì 13 luglio 2023

"Delitto e castigo" di Fëdor Dostoevskij | Recensione

foto via Instagram



Delitto e castigo

Fëdor Dostoevskij


Einaudi ET classici


prezzo copertina: 13,50€


traduzione di Emanuela Guercetti

prefazione di Natalia Ginzburg

saggio introduttivo di Leonid Grossman







AVVERTENZE: non so se considerare alcune informazioni spoiler. È vero che questo è un romanzo scritto nell’Ottocento, ma è anche vero che non tutte le persone lo hanno già letto. Alla fine c’è una frase che rivela il finale e per chi non desidera leggere comunico che è segnalato.




RECENSIONE

Rodion Romanovič Raskol’nikov è un giovane che ha abbandonato gli studi di legge per difficoltà economiche. Alloggia in una delle camere che la vecchia usuraia Alëna Ivanovna affitta nei bassifondi di San Pietroburgo. In questo clima di miseria Raskol’nikov ha una convinzione, vuole dimostrare la sua superiorità. Così decide di uccidere l’anziana affittacamere.

Egli è convinto che questo gesto gli porterà in segreto riconoscenza per aver eliminato dalla società una persona disonesta e inferiore.

Rimane in silenzio, riesce a fuggire prima di essere colto sul fatto e aspetta di assaporare la gloria delle persone, ma le cose non vanno come sperato.

Raskol’nikov, infatti, è tormentato dai sensi di colpa, è turbato ed è sempre in allerta di essere scoperto durante le indagini e spedito ai lavori forzati in Siberia.

Raskol’nikov sostiene che l’umanità sia divisa grossomodo in due categorie: una inferiore, pronta a obbedire e vivere nella passività, e una superiore, con il talento di andare oltre alle leggi dove tutto è concesso al fine di non intralciare la sua attività.

Il giovane è certo di appartenere alla categoria dei forti, dei superiori, eppure subito dopo il fatto si scopre che questa sua stessa idea di forza lo porta alla sconfitta, alla debolezza rivelando la fragilità.



Delitto e castigo è uno dei romanzi psicologici che hanno segnato un movimento letterario. Si scava dunque nella mente dei personaggi, mentre gli eventi si spostano in secondo piano. Tra l’Ottocento e il Novecento si sente l’esigenza di mettere nero su bianco la realtà dei fatti, essere realisti e trovare risposte nella coscienza.

Raskol’nikov è il personaggio che incarna le caratteristiche che sarebbero state poi inquadrate nel mito del superuomo di Nietzsche, perché è un uomo che ha avuto un’idea e ha agito al fine di raggiungere l’obiettivo, andando contro alla morale e alla legge. Eppure Dostoevskij si differenzia dall’ideologia del filosofo tedesco, perché prende in considerazione l’altro lato della medaglia, ovvero che questa stessa forza nasconde un risvolto negativo in cui si rivela la gracilità dell’uomo stesso.



La trama si snoda tra numerosi personaggi, lunghi flussi di coscienza e dialoghi proprio per sottolineare l’aspetto psicologico del protagonista. Raskol’nikov dopo il delitto è tormentato dai pensieri, dai dubbi, tanto da farlo ammalare e svenire più volte al giorno. Per questo viene costantemente seguito dal suo unico e fedele amico Dmitrij Prokof'evič Vrazumichin meglio conosciuto come Razumichin che lo assiste e rimane al suo fianco fino alla fine.

Tra gli altri personaggi su cui porre attenzione è anche la sorella di Raskol’nikov, ovvero Avdot'ja Romanovna Raskol'nikova chiamata più volte con il diminutivo Dunja o Dúnečka. Lei è una presenza femminile fuori dallo stereotipo di donna fragile e succube, ma che purtroppo per ovvie ragioni non viene approfondita come dovrebbe.

Ci sono tanti altri personaggi interessanti, ma sono tutti da scoprire.


Delitto e castigo è il ritratto della società pietrobughese segnata dalla fame, dalla povertà, dal senso di riscatto per la disperazione, dalla prostituzione, dai bordelli, dalle disgrazie, ma anche dalla ricchezza, dal potere di pochi e dal senso di giustizia, esaltandone il netto contrasto.



La lettura potrebbe risultare un po' difficoltosa, soprattutto per chi non ha dimestichezza con la letteratura russa, ma con un paio di appunti e quel giusto livello di concentrazione tutto fila abbastanza liscio, nonostante i lunghi sproloqui spesso dilungati e ripetitivi dello stesso protagonista.


Raskol’nikov è infatti un personaggio contraddittorio. In sé racchiude il bene e il male, la forza e la debolezza, il senso di riscatto e il tormento e mette chi legge in una posizione scomoda su cui riflettere. È da giustificare il suo comportamento? Ha fatto bene? Può le altre azioni buone compiute perdonare il delitto? Fino a quanto un uomo può spingersi pur di realizzare i suoi ideali? E se fallisce?


[ATTENZIONE, PROBABILE SPOILER SUL FINALE]

Egli si tormenterà fino alla condanna per poi trovare l’amore e un nuovo senso di vivere, senza dimenticare quello che ha compiuto, trovando una sorta di pace anche nella fede e nell’amore.

Nulla toglie che i dubbi e le domande poste poc’anzi non trovino una risposta netta ed esaustiva. Lui comunque è colpevole di omicidio, ma dopo tutto il suo ragionamento finale, si può perdonare?

[FINE PROBABILE SPOILER]




Delitto e castigo è una lettura che indubbiamente comporta del tempo e dell’attenzione. È un classico su cui soffermarsi e analizzare ogni dettaglio, perché nulla è lasciato al caso.

Si percepisce la disperazione e il tormento del protagonista, come anche i preconcetti e le ideologie di quegli anni. Ogni persona si trova in una condizione di miseria e con il desiderio di riscattarsi e ritrovare una rinnovata pace, anche se alcuni castighi non si potranno mai cancellare.



Sono (purtroppo) convinta di non aver dato giustizia a tale opera. Non è una lettura da fare in cuor leggero, c’è sicuramente da fare un minimo di approfondimento per captare ogni significato nascosto. Questa è una mia personale interpretazione e ho provato a scrivere quello che ho percepito. Giusto o sbagliato che sia, il bello della lettura è anche mettere a confronto le diverse sensazioni.

Per quanta fatica fatta, sono molto contenta di aver recuperato questo pilastro della letteratura russa e rinnovato il mio interesse nel voler saperne di più.




VOTO FINALE

4/5

⭐⭐⭐⭐

BELLO





Per oggi è tutto.
Grazie per l'attenzione ♥ 
Alla prossima.
Saluti e buona lettura ♥ 

La Cantina dei Libri
Federica




Questo è solo un umile pensiero puramente personale, non necessariamente condiviso.
A prescindere dal voto finale consiglio sempre la lettura di tutti i libri, perché ogni persona ha gusti e pensieri diversi.
I commenti sono ben graditi, purché sia vigile la buona educazione.


Grazie ♥ 




















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