mercoledì 13 gennaio 2021

"Cambiare l’acqua ai fiori" di Valérie Perrin | Recensione

foto via Instagram

 

Cambiare l’acqua ai fiori 

Valérie Perrin

edizioni e/o

prezzo copertina: 18,00€



"La sfortuna deve pur finire, prima o poi."



TRAMA

Violette Toussaint è guardiana di un cimitero di una cittadina della Borgogna. Ricorda un po’ Renée, la protagonista dell’Eleganza del riccio, perché come lei nasconde dietro un’apparenza sciatta una grande personalità e una storia piena di misteri. Durante le visite ai loro cari, tante persone vengono a trovare nella sua casetta questa bella donna, solare, dal cuore grande, che ha sempre una parola gentile per tutti, è sempre pronta a offrire un caffè caldo o un cordiale.

Un giorno un poliziotto arrivato da Marsiglia si presenta con una strana richiesta: sua madre, recentemente scomparsa, ha espresso la volontà di essere sepolta in quel lontano paesino nella tomba di uno sconosciuto signore del posto. Da quel momento le cose prendono una piega inattesa, emergono legami fino allora taciuti tra vivi e morti e certe anime che parevano nere si rivelano luminose.


COSA NE PENSO

Partiamo da due premesse:

1- la trama scritta è solo l’1% di quello che la persona lettrice si troverà ad affrontare;

2- ho letto questo libro mesi fa, ma ancora adesso non trovo le parole giuste per discuterne. Quindi, mi scuso in anticipo per la poca professionalità della recensione, ma quando ci sono in gioco così tante emozioni è troppo da affrontare con lucidità.


Dopo questa doverosa premessa, ribadisco che non mi soffermerò sulla trama, perché è quel tipo di libro dove il lettore deve assaporare passo dopo passo il viaggio che il romanzo offre, nonostante gli ostacoli. Cercherò, quindi, di elencare le insidie emotive che mi ha suscitato, fermo restando che non ci riuscirò al cento per cento, ma ci proverò.


Cambiare l’acqua ai fiori parla di morte e vita, menzogne e verità nascoste, rassegnazione e accettazione, odio e amore, tradimenti e veri sentimenti e di una donna che ha subito uno dei lutti più dolorosi che si possa provare.

Proprio grazie al lavoro in un cimitero, però, troverà la forza di ritornare a vivere, sorridere e amare.


Valérie Perrin ha scritto una storia che fa malemalissimo -, ti pugnala al cuore, ti riduce a brandelli, ti consuma per il continuo contrasto di sentimenti, ma ti dona anche la cura per le cicatrici invisibili, quelle che fanno più male perché le sente solo la persona stessa, quelle che bruciano al solo pensiero, quelle che non esistono espressioni per descriverle.


È un lungo viaggio di insidie e tormenti necessario da percorrere per raggiungere il senso di giustizia che la nostra protagonista merita.


Poche volte mi sono trovata senza parole dopo la lettura e questo è un esempio di come la bravura di una scrittrice può scaldare anche il cuore più freddo e far piangere ogni lacrima di sofferenza e di speranza.

Mai mi sarei aspettata tale impatto di coinvolgimento e a mani basse ammetto che questo entra di diritto tra i libri più belli mai letti.


Lo stile di scrittura è molto semplice, lineare e permette di leggere con un certo ritmo serrato, senza nemmeno rendertene conto. Sono più di 400 pagine che racchiudono un tesoro emotivo indescrivibile, ma sarà molto difficile posare il libro e fare altro. È come un fiume che straripa durante una tempesta e tu prendi in pieno l’onda senza possibilità di scampo ma che allo stesso tempo ti porterà a riva.


Ne consiglio la lettura con la consapevolezza che Cambiare l’acqua ai fiori provocherà molto dolore, ma allo stesso tempo sarà balsamo per lenire le ferite inguaribili.


VOTO FINALE

5/5

⭐⭐⭐⭐⭐

EMOZIONANTE



Per oggi è tutto.
Grazie per l'attenzione ♥ 
Alla prossima.
Saluti e buona lettura ♥ 

La Cantina dei Libri
Federica


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