lunedì 25 gennaio 2021

"Frankenstein" di Mary Shelley | Recensione

 

foto via Instagram


Frankenstein

Mary Shelley

Einaudi (ET classici)

prezzo copertina: 9,00€


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Nulla è più penoso per lo spirito umano, dopo i sentimenti provocati da una rapida successione di eventi, della mortale calma dell’inazione e della conseguente certezza, che nega all’animo sia la speranza che la paura.”

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Domanda da un milione di euro: chi non ha letto Frankenstein?

E io non alzo la mano perché imbarazzata come sono nascondo la mia faccia sotto al cappuccio della felpa sentendomi avvampare di vergogna, ma questo succedeva fino a poco fa, perché ora con orgoglio posso dire di aver finalmente recuperato la lettura di un libro a dir poco stupendo.


TRAMA (in poche parole)

Victor Frankenstein ama la chimica e durante i suoi studi è tentato di attuare un esperimento che va oltre all’immaginabile: vuole dare vita a qualcosa di morto. Per mesi e all’oscuro di tutti si dedica a questo progetto e assembla diverse parti del corpo prendendoli dai defunti per dar vita a un uomo più forte e invincibile. Quando riesce nel suo intento quasi non ci crede, ma il senso di vittoria si trasformerà ben presto in terrore, perché quando posa il suo sguardo su quello che lui stesso ha creato, il panico prende il sopravvento e abbandona tutto.

Questa creatura senza nome, senza vestiti, senza amici e senza conoscenza alcuna si ritroverà quindi completamente immersa nella solitudine e nel rifiuto delle persone che lo vedono come un mostro abominevole. Allora il suo unico obbiettivo sarà quello di ritrovare il suo creatore, lo perseguiterà e lo minaccerà fino alla morte.


COSA NE PENSO

Tutto questo ci viene raccontato attraverso delle lettere che Robert Walton scrive alla sorella, perché durante un viaggio in mare incontrerà sia lo scienziato Frankenstein sia la creatura e il lettore non può fare altro che rimanere letteralmente incantato da questa storia meravigliosa.

Victor ha creato un mostro che tanto mostro non è. È come un bambino che deve imparare letteralmente tutto: il cambio di stagione, il calore del fuoco, il freddo del ghiaccio, cosa e come mangiare, come parlare: tutto però da solo e in lontananza, perché agli occhi degli altri è solo una creatura mostruosa, brutta, fatta di pezzi corpi morti. Quando si vede riflesso nell’acqua per la prima volta non capisce perché gli uomini lo ripudiano solo perché ha un aspetto diverso dal loro e stenta a credere tanta cattiveria nel mondo. Si nasconderà e spierà una famiglia povera dove imparerà osservando tutto quello che riesce a immagazzinare nel cervello che il suo creatore gli ha messo.

Arriverà un momento, però, dove qualcosa cambia, la sua bontà diventa malvagità per colpa dell’odio degli uomini. Quindi, il suo obbiettivo è quello di cercare Victor, usando tutta l’intelligenza che è riuscito a imparare.

Victor lo ha abbandonato per paura, teme quello che lui stesso ha creato, perché spesso succede che si abbia timore di quello che noi stessi facciamo, come se non vogliamo ammettere i nostri sbagli o riconoscere le nostre vittorie.

Vive la sua vita di tutti i giorni, ma le tragedie familiari lo porteranno al tormento, quasi alla pazzia, perché lo spettro di questa creatura che credeva averlo lasciato alle spalle lo perseguiterà fino alla fine. Quindi, vediamo anche come l’uomo gestisce la rabbia, la paura e di come si comporterà nei suoi confronti di una creatura che ha cercato in tutti i modi di non rivelare al mondo.


Mai mi sarei aspettata tanta sofferente bellezza in un libro di poco più di 240 pagine.

Le sensazione di solitudine, rabbia, terrore e vendetta sono amalgamate con quelle di amore, vita e tristezza che accompagnano chi legge in questo viaggio di emozioni e storie intrecciate magistralmente.

Avendo sia il punto di vista dello scienziato sia il punto di vista della creatura, si ha un quadro più completo e dettagliato delle vicende e delle sensazioni che entrambi provano. Ci si troverà a interrogarsi sulle scelte e sulle azioni dei protagonisti e non sempre si avranno le risposte pronte.

Ho trovato più umanità in questa creatura in qualunque altro posto o persona e mi ha davvero spiazzata. Questa creatura è buona, gentile, onesta, eppure viene ripudiata e odiata per il suo aspetto, perché non rientra nei canoni della società che esclude e si ferma alla vetrina e mai come in questo momento l’argomento è più che attuale.


La scrittura si sofferma su molti dettagli ma lo stile è talmente elegante e sublime da catturare l’attenzione di chi legge sin dalla prima pagina.

Pian piano si conosce una storia dentro una storia dietro un’altra storia utili per dare spazio alle vicende a pieno.

È un romanzo gotico, macabro e triste dove la sofferenza fa da padrona, eppure regala così tanto amore e senso di umanità che è difficile descrivere e trovare in un libro e offre così tanti spunti di riflessione di cui si potrebbe discutere per giorni.

Molto interessante è anche la nota introduttiva dove spiega la nascita del romanzo e di come questa idea sia stata il punto forte di quello che ora è considerato un libro senza tempo.

Leggetelo, non ve ne pentirete.


VOTO FINALE

5/5

⭐⭐⭐⭐⭐

EMOZIONANTE



Per oggi è tutto.
Grazie per l'attenzione ♥ 
Alla prossima.
Saluti e buona lettura ♥ 

La Cantina dei Libri
Federica




Questo è solo un umile pensiero puramente personale, non necessariamente condiviso.
A prescindere dal voto finale consiglio sempre la lettura di tutti i libri, perché ogni persona ha gusti e pensieri diversi.
I commenti sono ben graditi, purché sia vigile la buona educazione.



Grazie ♥ 

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