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Il compagno
Cesare Pavese
Einaudi - ET scrittori
prezzo copertina: 10,00€
“Per capire le cose bisogna studiare, non le sciocchezze che insegnavano a scuola a noialtri, ma com’è che si legge il giornale, com’è fatto un mestiere, chi comanda nel mondo. Si dovrebbe studiare per saper fare a meno di quelli che studiano. Per non farsi fregare da loro. Già allora capivo che la strada è questa. Per studiare così c’era certo un sistema. C’era qualcuno che sapeva tutto questo. Ma trovarlo, e fargli capire che avevo capito.”
♦ TRAMA
Pablo è un giovane che ama suonare la chitarra. Lavora in una tabaccheria a Torino, ma è ancora incerto su quale strada della vita intraprendere. Dopo che il suo amico Amelio è costretto a letto per un brutto incidente in moto, Pablo inizia a frequentare la sua ragazza Linda e se ne innamora, ma l’equilibrio si spezza e lui ritorna a suonare e cantare nei bar con i suoi amici.
Nella seconda metà del romanzo Pablo si trasferisce a Roma. È nel periodo del fascismo e il nostro protagonista si rende conto della realtà politica del tempo, anche grazie a Gina e altri personaggi della zona. Saprà cosa vuol dire scappare, salvarsi la pelle, essere rinchiuso in prigione e resistere alle avversità.
♦ RECENSIONE
Questo è un romanzo politico dove il senso di smarrimento e la presa di coscienza di un giovane ragazzo ai tempi del fascismo sono il centro della trama.
La prima parte del romanzo si dilunga in descrizioni un po' superflue e dialoghi poco lineari, mentre nella seconda il libro decolla.
Il linguaggio è molto vicino a quello parlato, il punto di vista è quello di Pablo ma anche gli altri personaggi hanno modo di esprimere i loro pensieri.
Pablo è spaesato, confuso ed è anche in balia dell’amore.
Dopo essersi trasferito a Roma, però inizia ad interessarsi alla vita politica e grazie a Gina e altri personaggi imparerà il senso del dovere e non arrendersi anche quando la situazione è critica.
Si percepisce la confusione iniziale del protagonista, ma è più forte la sua decisione nel finale, dove con poche parole Pablo confessa di non volersi arrendere, di voler rimanere nella ribellione antifascista e di avere fiducia in un futuro più roseo nonostante la situazione difficile.
Interessanti sono anche i vari confronti che Pablo fa tra Torino e Roma e di come entrambe le città lo facciano sentire una persona diversa.
Il modo con cui si è snodato la maggior parte dello sviluppo, però mi ha lasciata perplessa. I personaggi sono poco caratterizzati, molte frasi sono confuse e i dialoghi a volte sono troppo caotici tanto da perdere il filo del discorso.
Nonostante questo, è un libro che a suo modo coinvolge, perché l’idea di base e l’ambientazione riescono ad attirare l’attenzione.
3/5
⭐⭐⭐
BUONO
Grazie per l'attenzione ♥
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