giovedì 12 gennaio 2023

"Illusioni perdute" di Honoré de Balzac | Recensione

foto via Instagram



Illusioni perdute

Honoré de Balzac


Bur Rizzoli – classici moderni

prezzo copertina: 13,00€


introduzione di Francesco Fiorentino

traduzione e note di Maria Grazia Porcelli



  • RECENSIONE


Honoré de Balzac pubblica Illusioni perdute in tre parti dal 1837 al 1843 ed è dedicato all’illustre Victor Hugo. Quest’opera fa parte della Commedia umana, un ciclo di numerosi libri volti a descrivere la realtà della sua società. Non a caso, de Balzac è il maestro più importante del romanzo realista. Lui si sofferma a osservare la società consumistica, frettolosa e dinamica, dove l’uomo sogna in grande, perché la realtà non lo soddisfa.

Ed è il caso di Lucien Chardon, protagonista dell’opera a incarnare le illusioni della gioventù che lo porteranno alla distruzione.


Lucien è un giovane artista, amante della poesia e della letteratura. È figlio di una famiglia plebea e ha un certo successo nella provincia di Angoulême. È anche amico di David Séchard che ha ereditato la stamperia del padre, nonostante non abbia fiuto per gli affari. I due hanno lo stesso amore per la letteratura, ma hanno un carattere opposto e ben definito.

Nella prima parte, Lucien e David vivono la loro giovane età all’insegna del sogno e dell’amore per la poesia. Ad un certo punto, Lucien incrocia la sua strada con la signora de Bargeton. Una donna colta, intelligente, amante dell’arte e insoddisfatta del suo matrimonio che viene a sapere dell’esistenza di un “sublime fanciullo” provinciale. I due si incontrano e di nascosto vivono il loro amore. Ben presto, però, tutto questo avrà fine.

Nella seconda parte, infatti, Lucien si trasferisce a Parigi, mentre David ed Eve – sorella di Lucien e amante di David – rimangono alla stamperia per fornire l’aiuto economico necessario all’amico.

Parigi è una città della moda, del lusso, dello sfarzo e nemmeno l’animo genuino di Lucien potrà resistere.

Dopo la rottura della storia d’amore con la signora de Bargeton, rimane a Parigi per raggiungere il successo grazie alle sue opere scritte. Si imbatte, quindi, sia nel mondo dell’editoria, sia in quello del giornale. Due realtà accomunate dalla scrittura, eppure guidate da forze opposte, perché nell’editoria serve pazienza e tempo per far emergere le proprie virtù, mentre nel giornale vigila la fretta, la smania di pubblicare un articolo o per applaudire o per stroncare un’opera. Lucien cede a questo mondo per il mero obiettivo di raggiungere la fama, usando anche le persone come trampolino di lancio per il successo. Lucien sperpera soldi che non ha, si indebita, anche perché alla stamperia gli affari non vanno bene e nemmeno con il suo lavoro da intellettuale riesce a coprire le varie spese, mandando in frantumi i sacrifici fatti.


Il romanzo presenta molti aspetti autobiografici dell’autore stesso e mette in luce quella che era la realtà del tempo dopo la caduta di Napoleone, quando anche la scrittura diventa un lavoro retribuito e che deve sottostare alle regole del mercato. L’autore descrive anche la psicologia dei personaggi per creare un ideale, per far capire a chi legge che l’uomo è irrazionale e che scontrandosi con la realtà è tutto fuori controllo. La continua ricerca del piacere di Lucien lo porterà non solo alla perdita del denaro, ma anche alla perdita dei suoi valori e dei suoi ideali.

È una visione pessimistica del progresso, dove la natura umana davanti alla ricchezza non riesce a ragionare e cede, influenzato anche dalle dicerie che circolano tra le persone.


Il libro ha uno stile di scrittura molto dettagliato e si sofferma soprattutto nelle parti degli affari. Si percepisce la difficoltà, il sacrificio, la differenza tra mondo ricco e povero e che nulla potrà fuggire alla corruzione e al lusso. Sogniamo ad occhi aperti, perché la realtà non ci soddisfa e siamo disposti a tutto pur di raggiungere la gloria, senza renderci conto che tutto questo ci porterà alla distruzione – fisica e mentale.



Personalmente ho incontrato un po' di difficoltà durante la lettura per lo stile di scrittura molto dettagliato e a volte prolisso in numerose parti. Nulla toglie che le premesse e gli argomenti trattati sono davvero interessanti ed è curioso scoprire come la società di un tempo abbia delle somiglianze con quella odierna.

La fatica della lettura non ha raggiunto le mie aspettative, ma sono comunque soddisfatta di aver conosciuto un autore come Honoré de Balzac.



VOTO FINALE

3/5

⭐⭐⭐

CARINO


Per oggi è tutto.
Grazie per l'attenzione ♥ 
Alla prossima.
Saluti e buona lettura ♥ 

La Cantina dei Libri
Federica




Questo è solo un umile pensiero puramente personale, non necessariamente condiviso.
A prescindere dal voto finale consiglio sempre la lettura di tutti i libri, perché ogni persona ha gusti e pensieri diversi.
I commenti sono ben graditi, purché sia vigile la buona educazione.



Grazie ♥ 

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