venerdì 3 febbraio 2023

"L'isola degli alberi scomparsi" di Elif Shafak | Recensione

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L’isola degli alberi scomparsi

Elif Shafak


Rizzoli

prezzo copertina: 19,00€


traduzione di Daniele A. Gewurz e Isabella Zani



RECENSIONE


Ada Kazantzakis è nata e cresciuta a Londra. A scuola rimane ai margini della classe, perché lei è “quella strana”, la sua famiglia è “strana” a detta degli altri.

Il padre Kostas è botanico e parla alle piante. Ada lo vede di nascosto e vorrebbe capire il motivo.

Ogni ricordo della madre Dafne, invece, brucia come fuoco. Il dolore della sua perdita è ancora troppo forte da gestire.

Durante le vacanze di Natale in casa Kazantzakis si presenta Meryem. È la sorella di Dafne che è rimasta a Cipro. Ada non sa nulla delle origini cipriote dei genitori, perché non le hanno mai permesso di fare domande troppo specifiche. La figlia vorrebbe saperne di più e contro ogni aspettativa imparerà a conoscere questo passato anche grazie alla zia.


La voce narrante del libro è esterna, ma a tratti il punto di vista è quello di una pianta di fico. Non è una pianta qualunque. È la stessa pianta che è in giardino di Kostas e Ada a Londra, ma le sue origini risalgono proprio a Nicosia. Un tempo era nata nel bel mezzo di una taverna gestita da Yiorgos e Yusuf due quarantenni molto diversi tra loro ma con un’ottima intesa per gli affari e non solo. Tutti la ammiravano ed era l’unico posto dove vigilava la spensieratezza. Cipro, infatti, era dilaniata dagli scontri, tra cristiani e mussulmani, greci e turchi, nord e sud; la capitale l’unica città divisa da una rete. Tutto questo rovinava il bel paesaggio naturale.

La pianta di fico è stata testimone di molte storie, tra cui quella tra Dafne e Kostas, al tempo più che proibita in quanto appartenenti alle “fazioni” opposte. Eppure, con la complicità dei proprietari i due giovani innamorati potevano avere anche una stanza per rimanere da soli.

La guerra, però, non diede tregua, gli scontri si fecero sempre più aspri, fino a quando la coppia dovette allontanarsi per poi ritrovarsi solo a distanza di vent’anni. Kostas, infatti, venne spedito a Londra da un suo parente, mentre Dafne dovette rimanere a Cipro a cavarsela da sola.



Le vicende vengono snocciolate con un intreccio ben costruito arricchito da flashback perfettamente bilanciati tra loro. Ogni elemento della storia viene messo a suo posto per completare il puzzle del passato dei suoi genitori, non senza poche sorprese.

Per quanto il retaggio di Kostas sia doloroso e fin dall’inizio anche con Dafne si era promesso di non far gravare questo fardello sulla figlia, Ada ha tutti i diritti di sapere chi è.

Si vive la storia attraverso la spiccata osservazione della vegetazione – in particolare della pianta di fico – e ci fa capire quando ancora poco sappiamo del mondo vegetale e di quanto erroneamente lo consideriamo passivo e statico. La sensazione è quella di vedere con occhi e sensibilità diversa dal solito e riconoscere l’importanza della natura.

La precisione del linguaggio è strabiliante e regala a chi legge un viaggio straordinario alla scoperta di terre e storie tutte da scoprire.

La scrittrice ha svolto un lavoro superbo. Si vede che c’è stata una lunga ricerca e nulla è lasciato al caso. La natura fa da sfondo ma è anche protagonista principale del romanzo che accompagna Ada alla ricerca del passato dei suoi genitori.

È un libro che si divora, ti coccola, ma ti fa anche riflettere. Ci saranno sempre degli scontri politici, territoriali o morali che metteranno a rischio l’esistenza, ma nulla potrà spezzare l’amore e il sentimento che due persone hanno costruito con sincerità.


Unica pecca è che, nonostante la scrittura dettagliata e il punto di vista diverso dal solito, in generale la caratterizzazione dei personaggi è poco approfondita e il finale, per quanto dolce, lascia ancora qualche domanda senza risposta.


Questo unico appunto, però, non toglie in nessun modo che questo sia un romanzo davvero molto bello da leggere. Tiene compagnia, coinvolge e ci sono momenti in cui si hanno gli occhi a cuoricino e momenti con il cuore in gola in preda alla preoccupazione e al dolore.

Attraverso questo libro, ci fa capire che un paradiso visivo come Cipro può nascondere ferite atroci le cui ingiustizie aspettano ancora il giusto riscatto. Un passato seppur travagliato fa parte dell’isola, ma non impedirà a far rinascere l’amore, né a chi è fuggito né a chi è rimasto.


VOTO FINALE

4/5

⭐⭐⭐⭐

BELLO




Per oggi è tutto.
Grazie per l'attenzione ♥ 
Alla prossima.
Saluti e buona lettura ♥ 

La Cantina dei Libri
Federica




Questo è solo un umile pensiero puramente personale, non necessariamente condiviso.
A prescindere dal voto finale consiglio sempre la lettura di tutti i libri, perché ogni persona ha gusti e pensieri diversi.
I commenti sono ben graditi, purché sia vigile la buona educazione.


Grazie ♥ 

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